Patrizia Valduga
nata nel 1953 a Castelfranco Veneto, è poeta, con una pratica virtuosa dell’arte della traduzione.
Fra i suoi libri si ricordano: Medicamenta, Guanda, 1982; Medicamenta e altri medicamenta, Einaudi, 1989; Donna di dolori, Mondadori, 1991; Requiem, Marsílio, 1994; Corsia degli incurabili, Garzanti, 1996; Cento quartine e altre storie d’amore, Einaudi, 1997; Prima antologia, Einaudi, 1998; Quartine. Seconda centuria, Einaudi, 2001; Lezione d’amore, Einaudi, 2004; Il libro delle laudi, Einaudi, 2012. Oggi continuiamo a seguirla con le traduzioni di John Donne, Molière, Crébillon fils, Mallarmé, Valéry, Shakespeare e Kantor, e le ultime pubblicazioni: Per sguardi e per parole (Icone, pensare per immagini), il Mulino, 2018; Belluno. Adantino e grande fuga, Einaudi, 2019.
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