In arte “Cannelle”, Helene Calixte Viranin, ha attratto lo sguardo del mondo dello spettacolo negli anni ’80 e attesissima negli anni ’90.
C’è una svolta nella giovane donna, dopo stagioni di successo, che ne segna la storia: la sua vocazione diventa l’esercizio dello spirito e la pratica agricola. Lo scoramento circa la propria identità, un dolore d’essere, la portano a un bisogno feroce di consapevolezza, di lucida tempestività. La scelta si fa progetto, luogo possibile dell’impossibile: riscatto, salvezza, per una differente integrità. La sua, è una voce che vuol suonare a chi è in ascolto di questa volontà autentica, immersa nel tempo presente, verso un amore più intenso: la terra, in quel centro più profondo più interno di finita infinità - dickinsoniano.