Nato a Varallo Sesia nel 1953, alla conoscenza delle tecniche della fusione e dello sbalzo su metallo fa seguire una tesa sperimentazione delle possibilità espressive di materiali amorfi ma di alto potenziale plastico. Esordisce nel 1988 a Percorsi della scultura alla galleria Montrasio di Monza. Nel 1989 partecipa a Primavisione nel contesto della Internazionale d’arte contemporanea a MilanoFieraCity con un ampio pannello e gessi colorati : la rassegna Ten young Italian approda alla International Art Fair di Chicago 1990. Sottolineano le superfici in tensione di nuovi pannelli interventi cromatici a encausto. Espone a Giovane scultura Italiana al Castello di Sartirana in Lomellina. Inizia l’impiego di microreti d’acciaio lumeggiate con gesso. Nel 1991 espone a Gruppo di Numero al Centro d’arte La Maddalena a Genova. Del 1993 doppia personale al Castello di Sartirana, con una sequenza di sette pannelli bifronti di grandi dimensioni in microrete e introduzione critica di Alberto Crespi, e alla galleria Montrasio di Monza. Nel 1994-95 espone con la medesima galleria al SAGA di Parigi, a Lineart di Gand, MIART Milano e Artissima a Torino grandi opere polimateriche cui sottende un’ampia sezione disegnativa. Nuova personale a Monza con saggio critico di Rossana Bossaglia nel 1995. La produzione grafica del periodo sovrappone alla pagina cartacea aree di lucidi disegnati a inchiostro, ricognizione per cicli dedicata a momenti e miti della cultura occidentale in una visione còlta, dominata da un forte senso del tragico. Nel 1997 è invitato a Monza a Pittura e fotografia al palazzo dell’Arengario e a Il giardino della scultura al polo fieristico. L’ultimo terzo degli anni Novanta vede Bonomi adire mirate installazioni e amplificare i rapporti tra luci e materiali della scultura, sempre più prossimi a pure ombre, tramite retroilluminazione artificiale delle opere. Attorno al 2000 nuove sperimentazioni chiamano in causa metalli e filati tecnologici : frammenti di strutture rade risultano sospesi all’interno di velari di garze. Il colore ritorna a interloquire portato all’interno per riflessi e iridescenze di materiali inediti come fogli metallizzati o costituente l’involucro stesso dell’oggetto in una ristretta gamma di toni antinaturalistici. Nuove personali nel 2001 nel contesto di ArteFiera di Bologna, nel 2002 da Montrasio Arte a Milano con testi critici di Alberto Veca e Marco Rosci. Nel 2002 personali alla Saletta reale di Monza con testo di Alberto Crepi e a Villa Serbelloni di Bellagio. Del 2003 un intervento a Milano nel Museo d’arte sacra dei contemporanei di Villa Clerici e nel 2004 una installazione per i parchi della Brianza al BIT Milano. Un volume monografico con saggi di Giovanna Barbero e Clizia Orlando è dedicato a un’ampia sequenza di opere polimateriche di grandi dimensioni realizzate tra 2000 e 2005, nelle quali minimi disvelamenti si correlano a eventi filtrati dall’ascetismo indotto dalla conoscenza e dall’adesione a filosofie orientali nonché a esperienze di viaggi e soggiorni di forte pregnanza. Dal 2005 al 2008 collabora attivamente con l’attrice-autrice Teresa Pomodoro presso lo Spazio teatro No’hma di Milano, alla Basilica San Ambrogio in Milano e al Castello di Otranto. Nel 2006 collabora all’allestimento di Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini, a cura di Elisabetta Riva, con una scultura interagente presso il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio ed apre la personale Donne in Opere presso Maison Sabbatini a Milano Bicocca. Del 2007 è la personale Trame (S)velate a Palazzo dei Musei di Varallo Sesia; nel 2008 partecipa alla rassegna Ars et Labor a Palazzo d’Adda di Varallo nell’ambito del Festival Imago Veritatis - l’arte come via spirituale. Nel 2010 Bonomi dedica il testo Percezioni del sacro all'amico pittore scomparso Lino Tosi. Nel 2011 e 2012 allestisce le personali Liturgia delle ore presso l’Abbazia Mater Ecclesia di Isola di San Giulio e alla Fabbrica Lapidea della basilica San Gaudenzio a Novara con testi di Raul Capra e di M. Anna Maria Canopi osb. Tra 2012 e 2013 allestisce le personali Stella radiosa del mattino al Museo Scaglia di Varallo Sesia con testo di Giacomo Gagliardini, La gallina dalle uova d’oro alla Maison Claire nel contesto del Salone del mobile a MilanoRho Fiera, Porquoi pas? al Museo Scaglia di Varallo con testo di Giacomo Gagliardini, Io sono L’Alfa e l’Omega colui che era che è e che viene presso l’Istituto Antonio Rosmini di Borgomanero con testo di M Anna Maria Canopi osb, E vidi la città santa al chiostro conventuale di Santa Maria delle Grazie di Varallo Sesia, con testi degli stessi autori. Nel 2014 personali Visioni - I cavalli dell’apocalisse alla Chiesa San Giovanni Battista in Sabbia di Vercelli con testimonianze di Roberto Collarini, Damiano Pomi, Giovanna Rizzolo, Franca Regis. Partecipa con un’opera all’allestimento dell’appartamento campione de Il Bosco Verticale a Milano. Personale Il bene il male: Teresa de Avila alla chiesa della Madonna del Popolo a Romagnano Sesia. Nel 2017 personale Alice nel paese delle meraviglie presso Maison Claire, FieraMilano. La musica contemporanea domina sovrana gli ampi spazi creativi di Bonomi, essendo componente ineludibile di un’opera la cui fisicità respira la cultura che dal serialismo integrale all’alea accompagna l’ispirazione dell’artefice. Il lavoro costante di elevazione dello stile, in parallelo al procedimento di riduzione ad un minimo di dati, perseguito costantemente, raggiunge all’inizio del terzo decennio degli anni 2000 nuovi vertici. L’opera parla ormai un linguaggio senza alcuna asperità, estremamente fluido e senza soluzione di continuità di prova in prova. Il movimento indotto diventa energia pura in lavori che utilizzano tessuti prodotti con raffinate tecnologie,
differenti dall’ondulare cangiante della seta, privi di ogni peso, i cui fili hanno calibri di centesimi di millimetro costringendo l’autore a invisibili cuciture per sospendere le sue creazioni - visioni fuggitive - tra i lembi opposti : opere senz’ombra, sorta di ecografia di una danza, la cui percezione non può sussistere senza una consonanza culturale - e poetica - con l’autore e la sua vicenda esistenziale. La mostra Das Werk ohne Schatten corredata da un testo di Alberto Crespi ne dà conto nel 2022 nell’atelier dell’artista in Valsesia. Opere di Bonomi in permanenza al Museo di arte contemporanea di Sartirana Lomellina, Museo Leone di Vercelli, Museo del Castello di Gorizia, Museo Bodini di Gemonio, Museo Arte Sacra dei contemporanei di villa Clerici a Milano. Hanno accompagnato il lavoro di Bonomi ulteriori testi di Ugo Vani, Lorenzo Fiorucci, Francesca Pensa e del cardinale Gianfranco Ravasi.
1 -2022 microrete
2 -2002 microrete
3 -I remi della nave Argo 2009 microrete
4 -Il cane e la luna microrete