Casa Berra
A pochi metri dall’abbazia di Santa Maria Rossa (1140) raccolta in un’aura d’intima religiosità, Casa Berra è un palazzo che misura il tempo, scandito da voci, dal suono dei passi, un piccolo cosmo in cui le travi fanno sentire il legno un componente di famiglia. È storia incisa nel lento fluire d’età, la sua bellezza, risalente al XV secolo, imprime una grazia delicata e misteriosa.
Nel puro presente, la Casa, le ville che la circondavano, il brulicare di un lontanissimo mondo, il Naviglio della Martesana che fecondava i terreni dove s’intersecavano e vi si rivolgevano sentimenti, richiami di persone e paesaggi, rappresentano la vita che prende luce da altre vite. La vita, sosteneva Kierkegaard, punge più intensa quando la si guarda in un giro a ritroso dello sguardo, anche se agìta con l’occhio acceso sempre avanti - verso qualcosa che evoca l’impossibile.
La storia acquista realtà, ci lega ad un destino, a quel trascolare segreto delle cose che ora ha il nitido profilo della nuova anima. Le trasformazioni dei secoli non hanno sgraziato la seduzione a viverla, Casa
Berra incarna “la nuova contemporaneità” e la consapevolezza del valore dell’Arte, corrisposta continuamente dalla passione dell’ASSOCIAZIONE CULTURALE CASA BERRA.
Arte in condominio
Per considerare i quartieri urbani parte integrante della cultura.
Gli Artisti:
Clara Brasca
Iurij Tilman
Marcello Pietrantoni
Paolo Schiavocampo
Benedetto Pietrogrande
Maurizio Aprea
Gaetano Orazio
Nise Gerbino
Marco Ceriani
Luca Ciammarughi
Ennio Ghilardi
Luciano Molinari
Alberto Cane
Laura Benaglia
Mario Nava
Elena Mezzadra
Renato Marcialis
Riccardo Marcialis
Gianni Santilio
Nato a Fara Gera d'Adda nel 1947. Pittore e fotografo.
Espone i suoi lavori pittorici fin dagli anni 70 in collettive e personali, sia in Italia che in Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Tunisia e America del nord.
Ha realizzato in questi anni importanti mostre in Italia ed all’Estero per promuovere il territorio salernitano ed in particolare il Cilento. Borsa del Turismo di Bruxelles, Castel S. Angelo a Roma, Palazzo Pitti a Firenze, Palazzo Ducale a Venezia, Castello di Nymphenburg a Monaco di Baviera, Biblioteca Nazionale d’Ungheria, Istituto Italiano di Cultura di Vienna, Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera, corso di aggiornamento insegnanti lingua italiana a Diessen, Rogers Gallery Washington, ed altri importanti luoghi hanno esposto nelle loro sale le sue opere fotografiche. Arte versatile dalle prime opere in bianco e nero agli interventi di colore, alla manualità di alcune elaborazioni successive, sempre alla ricerca dei valori nascosti della sua terra. Ha collaborato con vari Enti per divulgare i tratti salienti della cultura campana, i suoi tesori architettonici ed archeologici, la bellezza accattivante dei suoi paesaggi.
Nasce il 20 Novembre 1980 a Taormina.
I genitori laureati in Filosofia e Lettere Antiche, gli trasmettono fin da piccolo l’amore per la lettura dei classici; nonostante tutto la sua testa è sempre tra le nuvole. A 10 anni impara a riconoscere da solo le costellazioni del cielo, a 12 acquista il suo primo telescopio e a frequentare vari Osservatori Astrologici che alimentano sempre più la sua passione.
Sono ormai quattro decenni che Alfredo Colombo svolge la sua ricerca artistica. In questi anni Alfredo percorre, senza mai inseguire, le esperienze artistiche che incontra e che sente e più affini alla sua sensibilità.
Inizialmente è attratto da una certa pittura informale, indagata, da una parte nei toni plumbei dell’area bergamasca e, dall’altra, dalle paste pittoriche tipiche dell’area lecchese, ma approda presto ad una ricerca in cui la densità della materia e i materiali nella loro valenza espressiva diventano la centralità della sua produzione.
diplomato all’Istituto d’Arte di Locri prosegue gli studi d’arte a Milano dove attualmente lavora nel campo della pittura, del restauro e della decorazione. Nel 2011 espone all’ISU Bocconi di Milano con una mostra personale curata dalla storica Elena Pontiggia e a seguire a Roma in una collettiva. Nel 2012 espone con L’esilio della bellezza e organizza con studiosi il dibattito Il Diritto del Paesaggio con il sostegno dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte.
ha ereditato la sapienza e il talento degli antichi,
i segreti della forgiatura del ferro, la sapienza magica del lavorare l’ottone, il rame e l’acciaio inox.
Un bagaglio tecnico che gli permette di dialogare con i metalli, di creare forme artistiche personalissime e di raccontare il confronto/scontro evidenziato dalle sua ricerca artistica basata sulle attuali tematiche sociali.
Ha partecipato alla Biennale Europea d’Arte Fabbrile a Stia (Arezzo) negli anni 2011-2013 e 2017.
Nel 2013 è al FUORI SALONE DEL MOBILE a Milano.
Alcune sue opere si trovano a Desenzano del Garda, Assisi e Gerusalemme.
Nasce a Monza nel 1947, vive e lavora a Milano.
Si diploma al Liceo artistico e si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
I suoi maestri sono stati Domenico Cantatore, Pietro Diana, Roberto Sanesi, Luigi Veronesi, Raffaele De Grada.
Frequenta il corso di installazione con i Poirier alla Sommerakademie di Salisburgo e il corso di Digital Art alla School of Visual Arts di New York con McCormack.
Nato a Rovigo nel 1951, affianca al lavoro nel campo siderurgico la formazione alla scuola d’arte del Castello Sforzesco a Milano ma sceglie di vivere in Brianza. La sua partecipazione a concorsi di pittura data dagli anni Settanta.
Nato a Brugherio nel Milanese nel 1945, esperto di ogni tecnica pittorica, è attivo dagli anni Settanta in una ricerca imperniata su una figura umana trasfigurata tramite ampie e costanti tangenze al sacro. Un testo di Roberto Sanesi che fa esplicito riferimento alla poetica rilkiana accompagna la prima personale milanese all’Annunciata nel 1982.
Nato a Varallo Sesia nel 1953, alla conoscenza delle tecniche della fusione e dello sbalzo su metallo fa seguire una tesa sperimentazione delle possibilità espressive di materiali amorfi ma di alto potenziale plastico.
Nato a Lissone nel 1949, scomparso a Lecco nel 2017, affianca all’impegno costante nel lavoro la passione per studi filosofici e per l’espressione artistica.
Nato a Monza nel 1950, ha pubblicato studi e volumi sull’incisione neoclassica di traduzione e sulle arti applicate curando rassegne d’arte antica e contemporanea. Nel 2014 ha aperto il museo d’arte antica di Trezzo sull’Adda. Nel 2020 ha collaborato alla mostra su Raffaello ai Musei di Brescia. È titolare di archivi di artisti del Novecento.
Nata a Monza, ha conseguito il High School Degree presso la Wilson High School di Portland, OR, USA, il diploma di maturità classica al Liceo B. Zucchi di Monza e il diploma della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
è nato a Barlassina nel 1954. Si è diplomato al Liceo e all’Accademia di Brera. La sua prima esposizione è del 1978 alla Galleria elle Ore di Giovanni Fumagalli e Giuliana Pacini, in concomitanza della Biennale di Scultura del Comune di Arese alla Villa Medici-Burba di RHO quale rappresentativa degli studenti di Brera.
Ombre dell’Ombra
Ci sono le ombre: ritagli oscuri generati dal frapporsi di corpi alla luce;
luoghi d’ affezione, e talvolta d’intesa cromatica, per la pittura occidentale che d’altra parte, secondo un aneddoto di Plinio il Vecchio fatto proprio dal Vasari, nasce quando l’uomo delinea per la prima volta il contorno della sua sagoma buio proiettata su di un muro; materie prime del linguaggio fotografico e di quello cinematografico.
È nato a Milano nel 1956.
Ha studiato con Dal Pra, Geymonat, Mangione, Scaparro, Rambaldi e si è laureato in filosofia all'Università Statale di Milano, con una tesi sulla filosofia di Spinoza. Ha esposto in mostre personali e collettive in ambito nazionale ed internazionale. Hanno scritto di lui: Paolo Rizzi, Roberto Pedrini, Patrizia Raineri, Joan Lluís Montané, Malù Lattanzi, Silvia Cuppini.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Nato a Cento (Fe) nel 1953, Marco Pellizzola ha compiuto gli studi artistici a Bologna. Dal 1974 al 1982, ha lavorato nello studio bolognese del pittore e cartellonista pubblicitario Sepo (Severo Pozzati), con il quale ha approfondito la propria formazione culturale e tecnica.
La ricerca artistica di Gretel Fehr è incentrata sul rapporto tra arte e mondo reale, oltre ad aderire alla Scienza delle Soluzioni immaginarie, la ‘Patafisica, della quale è Reggentessa di Fotosfistica del Collage de ‘Pataphysique. Citazioni artistiche e realtà sociali, contrapposte, si fondono, diventando transfert in chiave ironica di mondi e modi. L’uso di materiali di recupero e del mezzo virtuale caratterizzano il lavoro dell’artista.
è artista e intellettuale impegnato nel proprio tempo: la sua pittura documenta più di mezzo secolo di storia italiana e occidentale, ne analizza i complessi processi sociali, economici e politici, anticipando gli esiti drammatici delle trasformazioni in atto; al centro sempre l’uomo contemporaneo tra conquiste e sconfitte, illusioni e delusioni, speranza e perdita della speranza.
Nasce a Curzola in Dalmazia il 28 febbraio1916, figlio di un grafico e illustratore della Secessione viennese e di una musicista. Si trasferisce con la famiglia in Italia nel 1918 quando il padre diventa docente alla Scuola del libro della Società Umanitaria di Milano e dal 1922 all’Università di arti decorative, poi Istituto superiore di industrie artistiche (ISIA) presso la Villa reale di Monza.
Si laurea in Scienze politiche in Università Cattolica a Milano nel 1940. Combatte in Marina durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra svolge la professione di funzionario della Montecatini in Italia e all’estero.
Ando Gilardi, (1921-2012) iniziò ad interessarsi alla fotografia nel 1945, quando a Genova si occupò, per conto di una commissione d’inchiesta, della ricerca, riproduzione e restauro di immagini del conflitto, e in particolare di quelle inerenti ai crimini nazi-fascisti, per la documentazione giudiziaria ai fini processuali.
Roma 1927 – Milano 2020. Pittore attivo a Milano dagli anni 50 del secolo scorso fino al 2020, da giovane diventa tecnico della decorazione artistica del vetro. Ne deriverà la trasparenza e la luminosità dei quadri che dipingerà, risolti sempre con lieve materia. Nel dopoguerra in Accademia di Brera frequenta la scuola di figura tenuta dal pittore Aldo Salvadori: da qui il rigore del disegno e l’eleganza nella composizione.
San Sperate (Cagliari) 1942 – Cagliari 2016. Scultore formatosi all’Istituto d’arte di Cagliari, frequenta il Magistero d’arte di Firenze e l’Accademia internazionale di Salisburgo. Vive gli anni ’60 a Madrid e a Parigi. Trasforma il paese natale sardo in un paese-museo promuovendo la realizzazione di murales grazie alla frequentazione del famoso pittore messicano David Alfar Siqueiros.
Nato a Vibo Valentia il 3 gennaio 1952
Vive e lavora a Milano
Studio: Via Giulio Carcano, 4 Milano
Nato a Milano nel 1972, è autodidatta. All'inizio degli anni '90 si trasferisce in Germania e successivamente in Argentina, lavorando come modellista, assistente fotografo, fotoreporter e insegnante di camera oscura. Alla sua ricerca in campo artistico affianca la professione di designer.
Non occorre possedere una fede religiosa per percepire la tensione spirituale e raccogliere il messaggio delle opere di Dolores Previtali. Se la sua straordinaria Via Crucis grande protagonista di questa esposizione ben testimonia la capacità dell’artista di narrare la vicenda sacra con voce moderna, pur restando fedele alla tradizione iconografica, le altre opere esposte offrono uno sguardo approfondito sulla dimensione più umana e terrena della ricerca della scultrice, che per parlare di spirito parte dalla tangibilità del corpo, per raccontare la bellezza della vita comincia sempre dall’esperienza del dolore. E proprio dalla sofferenza comincia il viaggio arti-stico della Previtali: una sofferenza tutta interiore, espressa nei corpi scheletrici delle sue prime tormentatissime figure.
Laura Benaglia: “Indefinito” come leggerezza, libertà, no regole.
Arrivare all’essenza con la perdita del corpo e del definito, per lasciare spazio e
una successione di movimenti rappresentati con pluralità di immagini.
IURIJ TILMAN: Devo confessare che il mio principale difetto è un certo infantilismo: tutte le cose
che amavo da piccolino continuo ad amarle e in parte sono diventate la mia professione.
Nato in Siberia, ma sin da bambino portato dai genitori a Mosca, sognavo di diventare scultore, archeologo e biologo marino. Dopo la scuola superiore, presentai i documenti all’università Lomonosov per frequentare la facoltà di biologia (non superai gli esami di matematica per poter accedervi) e archeologia
(in cui fui preso) e alla Accademia Stroganov (riuscì a superare la prova di ammissione specializzandomi poi in scultura).
Clara Brasca è nata a Milano dove tutt’ora vive e lavora; si è diplomata al Liceo Artistico di Brera e si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano.
Ha frequentato per due anni consecutivi i corsi estivi di tecnica dell’incisione all’istituto Statale di Urbino. Prima di dedicarsi esclusivamente alla pittura ha collaborato con studi d’architettura, insegnato disegno e storia dell’arte alle Scuole Medie Inferiori e come freelance ha illustrato per case editrici, riviste e quotidiani.
MARCELLO PIETRANTONI è nato a Brescia nel 1934. Nel corso di tutta la sua vita ha affiancato alla professione di architetto una ricerca sull’uso dei più diversi materiali, sino alle sculture in bronzo iniziate nel 1986.
Paolo Schiavocampo è nato a Palermo nel 1924, si trasferisce a Milano nel 1948.
Studia architettura a Roma e Milano. La sua formazione artistica si è si è arricchita
frequentando le Accademie di Venezia e di Milano insieme a Manzù.
Benedetto Pietrogrande, protagonista della scultura italiana del secondo Novecento.
Da sempre sensibile ai temi di ispirazione religiosa ed alla concezione dell’arte intesa come rapporto tra individui, spazi e realtà.
Negli anni Sessanta la sua ricerca è prevalentemente dedicata ai temi sacri e fortemente legati al Concilio Ecumenico Vaticano II.
Maurizio Aprea, nato a Milano, nel 1951, si diploma al Liceo artistico e, in scultura, all’Accademia di Brera. Nei primi anni settanta, dopo un periodo dedicato al disegno e alcune mostre, apprende l’uso delle materie plastiche collaborando con Filippo Avalle e contribuendo, con idee, disegni e interventi artigianali, alla realizzazione di grandi opere.
Gaetano Orazio, nato ad Angri (SA) nel 1954, si trasferisce giovanissimo con la famiglia a Brugherio e vi risiede fino alla fine degli anni ottanta.
Attualmente vive in provincia di Lecco. È apprezzato per la sua forza creativa attraverso la quale riesce ad esprimersi sia in pittura che in poesia.
Due linguaggi che si intrecciano e si auto-alimentano incessantemente passando attraverso una sensibilità straordinaria.
Nise Gerbino, appassionata di danza e teatro, canto e pianoforte, sono affascinata da tutto ciò che può arricchire di suggestioni e creatività il mio percorso professionale e di vita.
Ho studiato Design alla “Nuova Accademia di Belle Arti” NABA, di Milano ed ho partecipato al programma Erasmus studiando per alcuni mesi a L’Ecole Nationale Superieure des Arts Dècoratifs di Parigi.Durante l’ultimo anno accademico sono stata assistente nel laboratorio Tecnologie, Materiali e strumenti in NABA ed ho collaborato con l’artista comasco Filippo Avalle.
LUCA CIAMMARUGHI, pianista, concertista, scrittore, conduttore radiofonico.
Parallelamente agli studi classici e letterari, si è diplomato con lode e menzione d’onore al Conservatorio G. Verdi di Milano. Oltre alla scrittura di saggi, conduce programmi radiofonici dedicati alla musica e ha inciso diversi album, tra cui una serie di CD dedicati a Schubert e Rameau.
Ha più volte collaborato con l’Associazione per MITO ETS per il progetto ClassicaAperta.
nato a Milano nel 1954,vive e lavora a Vimodrone (MI).
Si è diplomato nel 1979 come fotografo industriale presso la Società Umanitaria di Milano.
Luciano Molinari ha trasformato la professione di fine ebanista in arte, mettendo a frutto la sua facoltà di saper interpretare il muto linguaggio del legno.
Legni comuni oppure legni rari e preziosi dai nomi evocanti misteriose regioni lontane:
Cocobolo, Legno serpente, Alerce, Albero di Giuda….., tanto per citarne alcuni.
ha cominciato come fotoreporter collaborando con varie testate tra cui L’Espresso,
Panorama, Epoca e l’Europeo. Poi è passato alle foto in studio per la pubblicità.
Inizia l’attività artistica negli anni ’60 nel solco del realismo esistenziale, dedicandosi allo studio della morfologia animale. Dai primi anni ’70 espone con regolarità alla Galleria Montrasio di Monza e alla Galleria del Naviglio di Milano. Subito il suo lavoro incontra l’interesse e il sostegno di storici dell’arte e critici come Mario De Micheli e Marco Rosci, seguiti da Rossana Bossaglia, Carlo Pirovano e Lea Vergine.
Mario Nava nasce a Rho (Milano) nel 1949. Studia presso l’Istituto d’Arte del Castello Sforzesco.
Il suo linguaggio scultoreo ha derivazioni impressionistiche; si caratterizza, infatti, per un’approfondita ricerca degli effetti della luce sulla superficie, anche attraverso l’utilizzo della fotografia, strumento che consente all’artista un’indagine ottica più precisa.
Renato Marcialis, nato a Venezia nel 1956, comincia a lavorare nel 1970 e dopo un’esperienza in uno studio specializzato in meeting aziendali, appena diciassettenne, prosegue la sua gavetta come stampatore da un fotografo di still-life industriale. Con il fratello maggiore Riccardo, già art director affermato, nel 1976 inizia una nuova avventura nella fotografia di enogastronomia.
Elena Mezzadra, nata a Pavia nel 1926, è sempre vissuta a Milano dove ha operato inizialmente nel campo della grafica e dell’illustrazione e dove ha intrapreso poi stabilmente la sua carriera artistica a partire dagli anni Sessanta, periodo in cui ha tenuto le prime personali di pittura ed ha iniziato ad occuparsi anche di incisioni, partecipando in seguito alle principali rassegne di settore.
Giovanni Maria Santilio, nato a Matera, 53 anni.
Fotografo documentarista dal 1986. I colori della terra lucana o le grafie delle ombre e delle rughe del tempo su persone o oggetti caratterizzano lo studio e le immagini dal 1986 ad oggi.
RICCARDO MARCIALIS, fotografo, food designer e giornalista.
Nato a Venezia e Milanese di adozione. Proviene dalla pubblicità, come Art Director, ma ha lavorato, precedentemente, nel campo del design e dell’architettura d’interni. Nel ’75, “diventa” fotografo, ma probabilmente, lo era già senza saperlo.
Artista italo-argentino, nato il 20 Marzo 1955, è cresciuto in Sudamerica. A Mendoza, la sua città natale, si è laureato come Prof. in Belli Arti presso L'Universidad Nacional de Cuyo.
La sua prima mostra personale risale a 1976. Nella sua terra ha partecipato a numerose mostre e importanti saloni, dal 1981 la sua attività incomincia ad espandersi a livello internazionale; ma sarà solo nel 1984 a trasferirsi a Firenze - Italia, dove tutt'oggi abita e lavora.
nasce a Conselve nel 1945 ( Padova). Si traferisce a Milano dove giovanissimo è partecipe all’effervescente vita culturale milanese. Nel 1965 si iscrive all’Istituto Civico di Milano di “Arte e Disegno”, diplomandosi poi negli anni 70 con il Prof. Mario Ronchi. La sua prima ricerca di studio, usando molteplici materiali, il bitume, gli smalti e le terre, è indirizzata all’ uso di un singolo colore, il nero.
è nato nel 1943 a Porlezza (CO).
A partire dal 1967 intraprende un’intensa attività espositiva e, tra le mostre personali, si ricordano almeno quella in San Pietro in Atrio a Como nel 1997 e alla Facoltà di Teologia di Lugano nel 2008.
è nato a Tokyo (Giappone) nel 1958.
Nel 1985 si è diplomato alla Sokei Academy of Fine Arts di Tokyo.
Nel 1987 si trasferisce in Italia, a Milano.
Nasce da madre svizzera e padre italiano a Chêne-Bougeries (Ginevra) il 13 ottobre 1947.
(1919-2010) è stato pittore e scultore autodidatta iniziando ad
esporre in collettive regionali e nazionali.
nasce a Correggioverde, Mantova, nel 1954.
Consegue la maturità all’Istituto d’Arte “P. Toschi” di Parma nel 1974.
Nel 1978 decide di interrompere gli studi di architettura al Politecnico di Milano per dedicarsi definitivamente alla pittura.