Casa Berra
A pochi metri dall’abbazia di Santa Maria Rossa (1140) raccolta in un’aura d’intima religiosità, Casa Berra è un palazzo che misura il tempo, scandito da voci, dal suono dei passi, un piccolo cosmo in cui le travi fanno sentire il legno un componente di famiglia. È storia incisa nel lento fluire d’età, la sua bellezza, risalente al XV secolo, imprime una grazia delicata e misteriosa.
Nel puro presente, la Casa, le ville che la circondavano, il brulicare di un lontanissimo mondo, il Naviglio della Martesana che fecondava i terreni dove s’intersecavano e vi si rivolgevano sentimenti, richiami di persone e paesaggi, rappresentano la vita che prende luce da altre vite. La vita, sosteneva Kierkegaard, punge più intensa quando la si guarda in un giro a ritroso dello sguardo, anche se agìta con l’occhio acceso sempre avanti - verso qualcosa che evoca l’impossibile.
La storia acquista realtà, ci lega ad un destino, a quel trascolare segreto delle cose che ora ha il nitido profilo della nuova anima. Le trasformazioni dei secoli non hanno sgraziato la seduzione a viverla, Casa
Berra incarna “la nuova contemporaneità” e la consapevolezza del valore dell’Arte, corrisposta continuamente dalla passione dell’ASSOCIAZIONE CULTURALE CASA BERRA.
Arte in condominio
Per considerare i quartieri urbani parte integrante della cultura.
Gli Artisti:
Clara Brasca
Iurij Tilman
Marcello Pietrantoni
Paolo Schiavocampo
Benedetto Pietrogrande
Maurizio Aprea
Gaetano Orazio
Nise Gerbino
Marco Ceriani
Luca Ciammarughi
Ennio Ghilardi
Luciano Molinari
Alberto Cane
Laura Benaglia
Mario Nava
Elena Mezzadra
Renato Marcialis
Riccardo Marcialis
Gianni Santilio
MARCELLO PIETRANTONI è nato a Brescia nel 1934. Nel corso di tutta la sua vita ha affiancato alla professione di architetto una ricerca sull’uso dei più diversi materiali, sino alle sculture in bronzo iniziate nel 1986.
Maurizio Aprea, nato a Milano, nel 1951, si diploma al Liceo artistico e, in scultura, all’Accademia di Brera. Nei primi anni settanta, dopo un periodo dedicato al disegno e alcune mostre, apprende l’uso delle materie plastiche collaborando con Filippo Avalle e contribuendo, con idee, disegni e interventi artigianali, alla realizzazione di grandi opere.
Mario Nava nasce a Rho (Milano) nel 1949. Studia presso l’Istituto d’Arte del Castello Sforzesco.
Il suo linguaggio scultoreo ha derivazioni impressionistiche; si caratterizza, infatti, per un’approfondita ricerca degli effetti della luce sulla superficie, anche attraverso l’utilizzo della fotografia, strumento che consente all’artista un’indagine ottica più precisa.
Nasce il 20 Novembre 1980 a Taormina.
I genitori laureati in Filosofia e Lettere Antiche, gli trasmettono fin da piccolo l’amore per la lettura dei classici; nonostante tutto la sua testa è sempre tra le nuvole. A 10 anni impara a riconoscere da solo le costellazioni del cielo, a 12 acquista il suo primo telescopio e a frequentare vari Osservatori Astrologici che alimentano sempre più la sua passione.
Nasce a Monza nel 1947, vive e lavora a Milano.
Si diploma al Liceo artistico e si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
I suoi maestri sono stati Domenico Cantatore, Pietro Diana, Roberto Sanesi, Luigi Veronesi, Raffaele De Grada.
Frequenta il corso di installazione con i Poirier alla Sommerakademie di Salisburgo e il corso di Digital Art alla School of Visual Arts di New York con McCormack.
Nato a Cento (Fe) nel 1953, Marco Pellizzola ha compiuto gli studi artistici a Bologna. Dal 1974 al 1982, ha lavorato nello studio bolognese del pittore e cartellonista pubblicitario Sepo (Severo Pozzati), con il quale ha approfondito la propria formazione culturale e tecnica.