Casa Berra
A pochi metri dall’abbazia di Santa Maria Rossa (1140) raccolta in un’aura d’intima religiosità, Casa Berra è un palazzo che misura il tempo, scandito da voci, dal suono dei passi, un piccolo cosmo in cui le travi fanno sentire il legno un componente di famiglia. È storia incisa nel lento fluire d’età, la sua bellezza, risalente al XV secolo, imprime una grazia delicata e misteriosa.
Nel puro presente, la Casa, le ville che la circondavano, il brulicare di un lontanissimo mondo, il Naviglio della Martesana che fecondava i terreni dove s’intersecavano e vi si rivolgevano sentimenti, richiami di persone e paesaggi, rappresentano la vita che prende luce da altre vite. La vita, sosteneva Kierkegaard, punge più intensa quando la si guarda in un giro a ritroso dello sguardo, anche se agìta con l’occhio acceso sempre avanti - verso qualcosa che evoca l’impossibile.
La storia acquista realtà, ci lega ad un destino, a quel trascolare segreto delle cose che ora ha il nitido profilo della nuova anima. Le trasformazioni dei secoli non hanno sgraziato la seduzione a viverla, Casa
Berra incarna “la nuova contemporaneità” e la consapevolezza del valore dell’Arte, corrisposta continuamente dalla passione dell’ASSOCIAZIONE CULTURALE CASA BERRA.
Arte in condominio
Per considerare i quartieri urbani parte integrante della cultura.
Gli Artisti:
Clara Brasca
Iurij Tilman
Marcello Pietrantoni
Paolo Schiavocampo
Benedetto Pietrogrande
Maurizio Aprea
Gaetano Orazio
Nise Gerbino
Marco Ceriani
Luca Ciammarughi
Ennio Ghilardi
Luciano Molinari
Alberto Cane
Laura Benaglia
Mario Nava
Elena Mezzadra
Renato Marcialis
Riccardo Marcialis
Gianni Santilio
ha cominciato come fotoreporter collaborando con varie testate tra cui L’Espresso,
Panorama, Epoca e l’Europeo. Poi è passato alle foto in studio per la pubblicità.
Artista italo-argentino, nato il 20 Marzo 1955, è cresciuto in Sudamerica. A Mendoza, la sua città natale, si è laureato come Prof. in Belli Arti presso L'Universidad Nacional de Cuyo.
La sua prima mostra personale risale a 1976. Nella sua terra ha partecipato a numerose mostre e importanti saloni, dal 1981 la sua attività incomincia ad espandersi a livello internazionale; ma sarà solo nel 1984 a trasferirsi a Firenze - Italia, dove tutt'oggi abita e lavora.
nasce a Correggioverde, Mantova, nel 1954.
Consegue la maturità all’Istituto d’Arte “P. Toschi” di Parma nel 1974.
Nel 1978 decide di interrompere gli studi di architettura al Politecnico di Milano per dedicarsi definitivamente alla pittura.
Ha realizzato in questi anni importanti mostre in Italia ed all’Estero per promuovere il territorio salernitano ed in particolare il Cilento. Borsa del Turismo di Bruxelles, Castel S. Angelo a Roma, Palazzo Pitti a Firenze, Palazzo Ducale a Venezia, Castello di Nymphenburg a Monaco di Baviera, Biblioteca Nazionale d’Ungheria, Istituto Italiano di Cultura di Vienna, Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera, corso di aggiornamento insegnanti lingua italiana a Diessen, Rogers Gallery Washington, ed altri importanti luoghi hanno esposto nelle loro sale le sue opere fotografiche. Arte versatile dalle prime opere in bianco e nero agli interventi di colore, alla manualità di alcune elaborazioni successive, sempre alla ricerca dei valori nascosti della sua terra. Ha collaborato con vari Enti per divulgare i tratti salienti della cultura campana, i suoi tesori architettonici ed archeologici, la bellezza accattivante dei suoi paesaggi.
Sono ormai quattro decenni che Alfredo Colombo svolge la sua ricerca artistica. In questi anni Alfredo percorre, senza mai inseguire, le esperienze artistiche che incontra e che sente e più affini alla sua sensibilità.
Inizialmente è attratto da una certa pittura informale, indagata, da una parte nei toni plumbei dell’area bergamasca e, dall’altra, dalle paste pittoriche tipiche dell’area lecchese, ma approda presto ad una ricerca in cui la densità della materia e i materiali nella loro valenza espressiva diventano la centralità della sua produzione.
Nato a Brugherio nel Milanese nel 1945, esperto di ogni tecnica pittorica, è attivo dagli anni Settanta in una ricerca imperniata su una figura umana trasfigurata tramite ampie e costanti tangenze al sacro. Un testo di Roberto Sanesi che fa esplicito riferimento alla poetica rilkiana accompagna la prima personale milanese all’Annunciata nel 1982.
Nato a Monza nel 1950, ha pubblicato studi e volumi sull’incisione neoclassica di traduzione e sulle arti applicate curando rassegne d’arte antica e contemporanea. Nel 2014 ha aperto il museo d’arte antica di Trezzo sull’Adda. Nel 2020 ha collaborato alla mostra su Raffaello ai Musei di Brescia. È titolare di archivi di artisti del Novecento.
Ando Gilardi, (1921-2012) iniziò ad interessarsi alla fotografia nel 1945, quando a Genova si occupò, per conto di una commissione d’inchiesta, della ricerca, riproduzione e restauro di immagini del conflitto, e in particolare di quelle inerenti ai crimini nazi-fascisti, per la documentazione giudiziaria ai fini processuali.