Casa Berra

Leslie Meyer

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Roma 1927 – Milano 2020. Pittore attivo a Milano dagli anni 50 del secolo scorso fino al 2020, da giovane diventa tecnico della decorazione artistica del vetro. Ne deriverà la trasparenza e la luminosità dei quadri che dipingerà, risolti sempre con lieve materia. Nel dopoguerra in Accademia di Brera frequenta la scuola di figura tenuta dal pittore Aldo Salvadori: da qui il rigore del disegno e l’eleganza nella composizione. Inizia a esporre presso  gallerie private come tutti gli artisti della sua generazione, in un stagione in cui i premi di pittura e le gallerie avevano un ruolo vivacissimo nella promozione culturale. Espone in mostre personali e su invito a rassegne di gruppo come la Biennale di Milano del 1959, la mostra “Arte figurativa italiana” al Palazzo della Permanente nel 1966. Fondamentale è la personale alla Galleria comunale d’arte moderna di Gallarate nel 1990; nel 1999 espone alla Galleria d’arte moderna di Bellinzona. Tra i testi critici e le recensioni sui giornali dell’epoca spicca il nome di Dino Buzzati sul Corriere della Sera. Leslie Meyer si dedica anche all’incisione all’acquaforte producendo cartelle accompagnate da testi di scrittori tra cui Raffaele Carrieri. 

Nel 2003 espone alla rassegna “Quatre générations de peintres” al Palazzo della Nazioni di Ginevra, visitata da un pubblico internazionale. Nel 2005 espone alla Saletta Reale di Monza nella sequenza di mostre “Il colore trasparente” a cura di A. Crespi. 

Figure in interni, nudi femminili, nature morte di oggetti, composizioni di fiori, paesaggi, vengono incontro emergendo dall’ombra verso la luce con grande eleganza. Nel 2000 l’artista rivoluziona il proprio linguaggio abbandonando tele e pennelli. Lavora solo su carta che si fabbrica da sé e utilizza pigmenti naturali. I frammenti di carta, macerati nel colore ad acqua, diventano materia pittorica: pressati sul foglio vengono a volte lasciati in rilievo, a volte appianati. Il colore irrompe a tutta tavolozza in composizioni sempre più astratte. Il lavoro è lungo e accurato, l’esito sempre di bella freschezza pittorica. Alcune di queste composizioni sono tradotte in bronzo. Personale postuma a Milano alla galleria Ikonica nel 2023. 

Opere di Meyer in collezioni museali: 

Raccolta Bertarelli al Castello Sforzesco; Fondazione di Corrente, Milano, Archivio del Contemporaneo dell’Accademia Nazionale di San Luca in Roma della quale Meyer era Accademico dal 1995.  

Bibliografia essenziale: 

Oltre alla monografia con testi di Massimo Carrà, Lepore, Zanchi, Villani, Baldini, Delnatta, Cavallo, Sagradini, Nicolini, per le edizioni Piùlibri, Milano 1974; Leslie Meyer. Mostra antologica, testi di S. Zanella e M. Bianchi, R. Carrieri, O. Nicolini, M. Monti, L. Cavallo, M. Forti, M. Carrà, edizioni della Galleria Civica d’Arte Moderna, Gallarate 1990; Salvadori et son école, a cura di A. Crespi e G. Salvadori, Skira, Ginevra-Milano 2003; G. Canella, F. Moschini, Per una collezione del disegno contemporaneo, a cura di N. Carrino, edizioni dell’Accademia Nazionale di San Luca, Roma 2009. 

 

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Patrizia Trimboli

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