diplomato all’Istituto d’Arte di Locri prosegue gli studi d’arte a Milano dove attualmente lavora nel campo della pittura, del restauro e della decorazione. Nel 2011 espone all’ISU Bocconi di Milano con una mostra personale curata dalla storica Elena Pontiggia e a seguire a Roma in una collettiva. Nel 2012 espone con L’esilio della bellezza e organizza con studiosi il dibattito Il Diritto del Paesaggio con il sostegno dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte. Nel 2017 a Milano al Museo Francesco Messina espone la grande tela site-specific 80mq di silenzio, a cura della Direttrice Dott. Maria Fratelli, realizzata presso i Laboratori di Scenografia del Teatro della Scala e avviando con antropologi e filosofi un dialogo sul tema della disgregazione sociale dei borghi spopolati in Italia.
La ricerca pittorica di Domenico Fazzari è stata definita di carattere geo-antropologico e si basa sull’ascolto, la percezione e l’interpretazione della naturale bellezza nelle sue forme più arcaiche. L’intento è quello di far emergere la logica interiore e apparentemente nascosta del Paesaggio che, pur senza un esplicito segno umano, porta in sé inscritto una sorta di misteriosa corrispondenza con l’intimità piu’ profonda dell’essere. I dipinti sono determinati dall’uso di una tavolozza cromatica che si impone di indagare le diverse gradazioni della luce; le immagini si presentano apparentemente rarefatte ma attraverso un fitto ritmo interno assumono corporeità creando la composizione del quadro stesso.
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